PIER FORLANO. A NEW YORK LA MOSTRA DI UN ARTISTA ITALIANO CITTADINO DEL MONDO
In collaborazione con Deborah Sanguineti di NSP Art, nostra corrispondente negli USA, allestiamo alla Galleria Salmagundi Art Club di New York una “prima” di grande interesse perché mette in mostra le opere di un brillante artista italiano, cittadino del mondo, viaggiatore per professione in quanto diplomatico e attualmente Console Generale a Philadelphia, con alle spalle altri importanti incarichi in Europa, Australia, Africa.
“È un onore curare questa mostra e il catalogo monografico di Pier Forlano: artista visionario, surreale, immaginifico, materico e sempre “geolocalizzato” nei territori dell’anima. “La mappa non è il territorio” è una famosa citazione del filosofo e neuroscienziato polacco Alfred Korzybski, divenuta poi uno dei principi fondamentali della programmazione neurolinguistica (PNL).
L’assioma, ora abbastanza noto nella cultura contemporanea, anche al di fuori del campo della psicologia, si riferisce al fatto che la nostra immagine del mondo non è di per sè il mondo stesso, ma solo una sua rappresentazione.
In altre parole, una mappa soggettiva legata alle nostre percezioni ed esperienze personali. Una chiave interpretativa utile con cui leggere le opere di Pier Forlano, che è diventata poi il titolo stesso di questa mostra, perché il tema della mappa come rappresentazione del territorio è centrale nel lavoro immaginativo e nella creatività esplosiva di Pier Forlano” dice Monica Brondi, storica dell’arte e curatrice del catalogo, in collaborazione con Deborah Sanguineti, che ne ha seguito l’allestimento e la promozione negli States.
La mostra presenta in anteprima una selezione di opere di grande impatto, che ritraggono, con fantasmagorici “assemblage” aborigeni, animali esotici, spaccati di metropoli e vita contemporanea, stemperati da miti e reminescenze della cultura e della geografia italiana. Nel catalogo, testi critici e testimonianze di Pia Brancaccio, Luca Cottini, Ignazio Marino, Paolo Sabbatini.